Re: LA TUNICA STRACCIATA - Tito Casini
Publié : ven. 15 mai 2020 16:43
DOMENICA DI PASSIONE
Era la prima domenica di Quaresima e - domenica Laetare per voi - fu per me, come per moltissimi altri, domenica di passione. Pensavo di fatto alla Pas-sione (di Lui, e Lo vedo, ora, nell'immagine contro cui l'operaio non osò levare il piccone); pensavo a quel tratto del Vangelo di san Giovanni a cui la Chiesa, nei secoli, ha attribuito o meglio riconosciuto, sempre, tanto valore simbolico: «I soldati, poi, crocifisso Gesù, ne presero e si spartirono gli abiti, tra cui la tu-nica. La tunica era per altro inconsutile, tessuta tutta d'un pezzo, onde quelli dissero: - Non la stracciamo: tiriamo piuttosto a sorte a chi tocchi -. E così fecero, cosi adempiendo la Scrittura». Ebbene? Ebbene... dite pure che fu la febbre, Eminenza, o che la veste, intera o in pezzi, è comunque solo una veste, ma quel giorno io vidi voi, e tale siete rimasto nella mia mente, in atto di fare, sulla tunica inconsutile e insanguinata di Gesù, ciò che i soldati non osarono, ciò che nessuno aveva mai osato in ciò ch'essa significava. Vi vidi, e vi vedo, strac-ciarla, quell'una veste, figura e vincolo dell'unità dei credenti in Cristo, pas-sati-presenti-futuri, farla a pezzi, a brandelli, con una foga avente si direbbe dell'odio più che del confessato da voi disprezzo, che fa pensar davvero a un delirio, ma in voi e nei vostri, Eminenza!
Un anno e più è trascorso, infatti, dall'inizio di quella vostra Riforma (un anno e mezzo durante il quale la furia di frammentare e distruggere s'è fatta, per dirlo con Paolo VI, addirittura «capogiro»: i protestanti non sono arrivati a tanto nei loro più che quattrocent'anni) e noi stentiamo ancora a credere che sia stato possibile. Incredibile, è la parola; e ci chiediamo, Eminenza, che cosa diranno di questo vostro 7 marzo coloro «che questo tempo chiameranno antico»: voglia Dio - come speriamo - non tanto antico che non possiate sopravvivervi, in questo, come si sopravvisse, condannato e ravvisto, il vostro confratello e precursore di Pistoia. Diranno... si rida pure di me che ancora credo in queste cose... diranno che non per nulla si tolse al diavolo catena e collare, abolendo preci che un grande papa, Leone XIII, e un altro ugualmente grande, Pio XII, e uno grande del pari, Giovanni XXIII, avevan prescritto e riprescritto alla Chiesa e conservato gelosamente contro i conati sovvertitori di Satana. Certo è che, per sovvertire, l'ottima regola è dividere - Divide et impera: l'opposto dell'Unum sint - e a questo tende, a questo porta, Eminenza, la vostra Riforma, per altra che sia, e chi vorrebbe dubitarne? la vostra personale intenzione.
Continua...